Patriarcato e metafore letterarie

Non ho buoni ricordi della mia infanzia. Una coltre, come un’ombra, si insinua nella memoria impedendo accesso ad una luce che pure deve esserci stata. Sono convinta di aver riso e a tratti essere anche stata felice, ma la deduzione non è sufficiente. Fa parte del razionale: un àncora di salvezza gettata nelle acque turbolente…

Permanenze

Ricordo una sola cosa del giorno in cui entrai per la prima volta nella casa di un mio compagno di classe delle medie. Non ho alcuna memoria di cosa avessi fatto quel mattino a scuola. Che lezioni avevamo avuto? Non ricordo neanche se quel pomeriggio facemmo i compiti insieme oppure si chiacchierò e basta. La…

La destra e la guerra al politically correct

La guerra al politically correct altri non è che il tentativo di legittimare l’uso di linguaggi denigratori e offensivi così che rientrino in una norma. È una guerra che dietro il diritto alla libertà di espressione nasconde l’obiettivo di deumanizzare intere categorie di persone e instillare nel denigratore un senso di superiorità che possi tradursi…

Lettere dal passato

I romanzi sono lettere che ci scriviamo dal passato.  Ho cercato spesso di razionalizzare questo aspetto della scrittura, ma ogni ragionamento comporta argomenti di cui non ne so abbastanza e che poco aggiungono a una consapevolezza percettiva. Permane una curiosità che si nutre del fascino insondabile dell’energia creativa. Da dove viene e perché? E soprattutto,…

Mercato e Letteratura

Setacciando il web, è normale imbattersi in siti che consigliano agli scrittori di fare una ricerca di mercato prima di accingersi alla scrittura. Pare sia necessario al fine di capire di cosa si dovrebbe scrivere perché il prodotto abbia un posizionamento. Mettiamoci l’anima in pace. Non si chiede agli autori di scrivere romanzi, ma di…

Il paradosso della scrittura

Da anni ormai vivo intrappolata nel paradosso della scrittura: quello che vede questa dea bizzosa, esigente e impossibile imporsi richiedendo la totalità del tempo, delle energie e della messa a fuoco pur rifiutando la propria commercializzazione. Quando discutiamo, mentre mi dimeno nella gabbia in cui mi ha costretta, i nostri argomenti sono entrambi solidi. Ma…

Oltre l’audiolibro

Una voce per Thomas Jay è più di un audiolibro. È una voce che grida al di sopra delle logiche di mercato e vuole imporsi come un punto di partenza per un ritorno ai contenuti e l’espressione. Non si può creare arte perché abbia un mercato. La logica è fallace perché castra a priori il…

Chi è Thomas Jay?

È l’idealismo adolescenziale che sopprimiamo crescendo. È l’irrazionalità dei sogni che ingabbiamo quando cediamo al pragmatismo che la maturità impone. Non importa quanto lo maltrattiamo, oppure segreghiamo in una parte remota di noi stessi, è un idealismo che non muore e continua a parlarci. Se vuoi contribuire alla realizzazione dell’audiolibro: http://kck.st/3bpWHwL

Una voce per Thomas Jay

Torno a questo blog dopo una lunga assenza. I romanzi, anche se differenziati in ambientazioni o storie, non sono che un flusso continuo dell’interiorità dell’autore, espressa attraverso i personaggi e i loro percorsi. Esiste una linea forte che lega Thomas Jay ad una storia più direttamente legata a me come quella di Orme. Sono un’autrice…

Un anno

Un’anno fa cominciava l’avventura di Orme. Non era mia intenzione abbandonarla dopo soli pochi mesi, né la mia disattenzione è scaturita da una perdita d’interesse per il soggetto, piuttosto dal frastuono della vita. Un luogo intimo, un viaggio collettivo teso a ripercorrere le orme della femmilità richiede un silenzio che spesso la maternità nega. È…