Keir Starmer e la scelta vincente del ritorno al New Labour

Per Rishi Sunak e Keir Starmer sbarazzarsi dei populismi non è stato un affare pulito. L’avvicendamento non sarebbe bastato al primo per liberarsi della scomoda eredità di Boris Johnson, né al secondo per spazzare via il retaggio di Jeremy Corbyn. Per questo, i nemici non andavano solo sconfitti, dovevano essere ripudiati.

Pur ideologicamente agli antipodi, Johnson e Corbyn  avevano rotto con la tradizione, l’uno a bordo di ruspe e paracaduti come fosse un idolo di TikTok, l’altro coadiuvato dal movimento giovanile Momentum, secondo modalità da democrazia diretta piuttosto che rappresentativa. Questa rottura, seguita all’ubriacatura della Brexit, aveva mostrato la fragilità di un sistema il cui equilibrio dipendeva fortemente dalla tradizione e dall’esistenza di forze se non moderate quantomeno fortemente istituzionali. 

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