Fentanyl, QAnon, la jihad del Woke e il marketing ideologico

Lasciamo stare le teorie complottiste. Quella dei grandi vecchi che si incontrano in segreto per tessere le fila del pianeta è una bella sceneggiatura degna di un blockbuster ma non è così che vanno le cose nel mondo, piuttosto esistono strategie. E soprattutto opportunismi. 

Il queer, Teheran, il lobbista e i magnati: la piramide del ‘woke’

Immaginiamo quale arma potentissima sarebbe, per fondamentalisti islamici sfruttare il woke per minare le democrazie occidentali dall’interno e crescere intere generazioni all’odio verso l’Occidente. Immaginiamo ancora se negli USA, in Canada, in Uk e in qualche altro paese scandinavo lo stessero già facendo da anni e quella generazione fosse già tra noi. Infine, immaginiamo se proprio i movimenti femministi ed LGBTQ+ fossero lo schermo ideale per l’infiltrazione capillare. Immaginiamo infine se quanto è avvenuto per le nostre strade dopo il 7 ottobre fosse solo la prima manifestazione di una realtà fino a quel momento soltanto nascosta.

Quella visita di Nigel Farage a Julian Assange…

È una mattina del 9 marzo del 2017 quando un uomo viene visto entrare nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Il fatto in sé non sembrerebbe degno di nota, non fosse che il contesto fa di quell’inquadratura uno scoop. Ad osservare la scena è un passante, Ian Stubbings.  A sorprenderlo è il fatto che davanti all’ambasciata non ci sia nessun fotografo o troupe televisiva nonostante l’uomo che sta entrando nell’ambasciata sia Nigel Farage che ha appena portato il Regno Unito fuori dall’Europa, mentre quello all’interno dell’ambasciata è Julian Assange, che con i sui WikiLeaks ha favorito l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. 

La Camera sarà in ordine

È una lotta intestina quella in corso, dove lo stanziamento per il supporto all’Ucraina si presenta come un’arma piuttosto che il motivo della diaspora. Non si litiga tanto sulle politiche quanto sul modus operandi di McCarthy.

Twitter, Musk e la cronaca di un collasso annunciato

Cosa è successo a Twitter dopo l’acquisizione di Elon Musk? Ripercorriamo la vicenda per fare chiarezza su come, in sole due settimane dal cambio di gestione, Twitter sia già sull’orlo della bancarotta. L’offerta Il 14 aprile 2022, Musk offre 43 miliardi di dollari per l’acquisto di Twitter. Undici giorni dopo, la società accetta l’offerta per…

La grande menzogna – La strategia di comunicazione di Trump

Tempo fa avevo scritto di come il complottismo possa essere utilizzato per radicalizzare gli individui e manipolarli a scopo sovversivo. Un grande esempio in anni recenti è quello della “Big Lie”, la “grande menzogna”, ovvero la strategia usata da Trump nel denunciare i brogli elettorali, fino all’assalto a Capitol Hill, il 6 gennaio 2021. Cosa…

2. Assalto a Capitol Hill – Anatomia di un (fallito) colpo di stato  

Prima sessione d’inchiesta sugli eventi del 6 gennaio 2021, tenuta il 09.06.2022 (parte seconda) L’assalto a Capitol Hill fu spontaneo o pianificato? Nel corso della seconda parte della prima sessione, il presidente della commissione, il deputato democratico Bennie G. Thompson, mostra come si è arrivati a concludere che l’assalto fu pianificato e di come il…

1. Assalto a Capitol Hill – Anatomia di un (fallito) colpo di stato 

Riassunto dell’introduzione della prima sessione d’inchiesta sugli eventi del 6 gennaio 2021, tenuta il 09.06.2022 L’assalto a Capitol Hill, avvenuto il 6 gennaio 2021, è stato uno degli avvenimenti più drammatici della storia americana. Dopo un’indagine durata quasi 18 mesi, il comitato incaricato dell’inchiesta ha concluso che Donald Trump fu il motore di una manovra…