Dicono di Thomas Jay

Dalla penna di Alessandra Libutti è nato uno dei personaggi più commoventi e struggenti della letteratura contemporanea. 

Diletta Cecchin – The Fashion Attitude

Ho letto questo romanzo in apnea, sospendendo ogni giudizio fino alla fine, principalmente perché ne sono stata subito rapita: oggi posso dire che è tra i libri più belli letti da qualche tempo a questa parte, complesso e ricco, con personaggi bellissimi e magistralmente ritratti. Son sicura che a letture successive troverò ancora altri modi di interpretare la storia, la bellezza di Thomas Jay non finisce qui.

Lucia Busca – Zebuk

Un romanzo intenso, epistolare. Bellissimo. Ricco di spunti. La storia travagliata di Thomas Jay, antieroe per eccellenza. Condannato dalle vicissitudini e dalla vita all’ergastolo. Incontri di uomini (e donne) straordinari. Resteranno sulla pelle di noi lettori. Da non perdere.

Libreria Il Domani

Non è un romanzo impacchettato nella tipica forma dei best-seller contemporanei, infatti personalmente non credo che lo diventerà, perché la dedizione che richiede potrebbe non essere apprezzata o comunque non capita al volo, ma non mi stupirei se fosse uno di quei romanzi che rimangono in libreria per anni e anni, fino a diventare long-seller.

In effetti se non si sapesse niente del romanzo, non si farebbe fatica a confonderlo per un classico della letteratura italiana.

Antonio – Roba da Scrittori

Abbiamo scoperto un libro davvero bello, con una figura così carismatica che non si vedeva da tempo e che ha spazzato via un po’ di cattiva letteratura degli ultimi anni.

Eva Bortolini – Lo Sbuffo

Consiglio questo libro a chi vuole entrare nel mondo del sottosuolo e dell’inconscio, nella spirale di un noir tutto mentale. Quante volte l’ansia e la depressione non sono altro che espressioni di rabbia mal direzionata? Quante volte ci facciamo del male, diventando i nostri peggiori nemici? Quanto è importante riconciliarsi con se stessi e venire a patti con la nostra Ombra o lato pruriginoso e istintuale? Ce lo racconta Thomas Jay, che per i lettori più forti consiglio di affrontare rileggendo anche il bellissimo “ Memorie del sottosuolo” del caro Fëdor Michajlovič Dostoevskjij.

Barbara Collevecchio Unonove

Ci sono libri che “passano” e libri che lasciano un solco profondo nell’anima. Questo romanzo appartiene alla seconda categoria.

Miriammas – BraviAutori.it

Un romanzo colto e introspettivo.

Ciò che mi ha maggiormente colpito non è tanto la storia in sè, la caduta verso gli inferi e la lenta e sofferta risalita, quanto il modo in cui, il protagonista, rivive e rielabora il suo vissuto.

Un racconto a più voci in cui le debolezze umane e gli ardui tentativi di riscatto rappresentano il punto di inizio di un percorso esistenziale assolutamente privato. La parvenza di cinismo del l’uomo si sostanzia inevitabilmente in una struggente paura di vivere. 

In fondo Thomas Jay è un pò tutti noi.

Vera Demes

Thomas jay non è solo un bel romanzo scritto bene, è un esempio d’arte.

Davide Roccetti – Editor

É un inno all’intelligenza, alla cultura, al potere della letteratura, allo spessore animico, all’amore, alla forza interiore, a ricominciare di nuovo anche quando la vera prigione non é solo la dura realtà che ti circonda, ma sei soprattutto tu, il principale nemico di te stesso, colui che per primo dà forza alla negazione piuttosto che lasciar spazio al donarsi alla vita, chiudendosi ad un nuovo presente ingabbiato negli errori del passato… é una pietra miliare per scandagliare ogni piega della nostra anima e vivere in pochi capitoli di romanzo tutto ció che l’esistenza di ognuno di noi ci grida e ci insegna.

Monica Rizzo

Thomas Jay è un romanzo potente, che porta il lettore a ragionare sulla sua esperienza di vita. L’ergastolano insegna la via per la libertà dell’anima, da ricercarsi nel mondo infinito della letteratura. 

È anche un romanzo su una fase della vita, che non sempre finisce con l’adolescenza, quella in cui “si continuano a scavalcare muri anche quando I cancelli sono aperti”.

Va letto e portato con sé, come uno di quei personaggi letterari che diventano familiari. 

Silvia Tropea