L’homo italicus e l’upgrade mancato

Davanti alla mentalità dell’homo italicus le quote di partecipazione finiscono per apparire come un male necessario, eppure non sono la soluzione. Ma come scardinare una forma mentis che cavalca le generazioni e che si tramanda più per forza d’inerzia che per altro? come combattere quella mentalità così occulta e inconsapevole dell’homo italicus, tale da rendergli invisibile l’ovvio e…

Fentanyl, QAnon, la jihad del Woke e il marketing ideologico

Lasciamo stare le teorie complottiste. Quella dei grandi vecchi che si incontrano in segreto per tessere le fila del pianeta è una bella sceneggiatura degna di un blockbuster ma non è così che vanno le cose nel mondo, piuttosto esistono strategie. E soprattutto opportunismi. 

Quando il vecchio femminismo fu messo in cantina per fare spazio al narcisismo morale

Una mattina, mi son svegliata e ho trovato… il femminismo intersezionale. Lo so, colpa mia che dormivo. Purtoppo, come molte femministe vecchia scuola, mi sono distratta e mi sono persa qualche tappa fondamentale. Solo ad un certo punto mi sono accorta che il femminismo non era più lo stesso: che non si batteva più contro alle barriere sistemiche in alcuni settori delle istituzioni e del mondo del lavoro; che non gli interessavano più gli asili nido o lo smart working; e che in generale non solo non gli interessavano più le donne della classe media, ma neanche battevano ciglio nei confronti delle donne della classe operaia. Ad un certo punto era cambiato. Era diventato intersezionale.

Il queer, Teheran, il lobbista e i magnati: la piramide del ‘woke’

Immaginiamo quale arma potentissima sarebbe, per fondamentalisti islamici sfruttare il woke per minare le democrazie occidentali dall’interno e crescere intere generazioni all’odio verso l’Occidente. Immaginiamo ancora se negli USA, in Canada, in Uk e in qualche altro paese scandinavo lo stessero già facendo da anni e quella generazione fosse già tra noi. Infine, immaginiamo se proprio i movimenti femministi ed LGBTQ+ fossero lo schermo ideale per l’infiltrazione capillare. Immaginiamo infine se quanto è avvenuto per le nostre strade dopo il 7 ottobre fosse solo la prima manifestazione di una realtà fino a quel momento soltanto nascosta.

Quella visita di Nigel Farage a Julian Assange…

È una mattina del 9 marzo del 2017 quando un uomo viene visto entrare nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Il fatto in sé non sembrerebbe degno di nota, non fosse che il contesto fa di quell’inquadratura uno scoop. Ad osservare la scena è un passante, Ian Stubbings.  A sorprenderlo è il fatto che davanti all’ambasciata non ci sia nessun fotografo o troupe televisiva nonostante l’uomo che sta entrando nell’ambasciata sia Nigel Farage che ha appena portato il Regno Unito fuori dall’Europa, mentre quello all’interno dell’ambasciata è Julian Assange, che con i sui WikiLeaks ha favorito l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. 

ONU e Hamas: Il confine tra terrorismo e politica

Nel corso di un’intervista a Skynews, mesi dopo l’attacco terrorista di Hamas contro Israele, il capo dei soccorsi delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha dichiarato che Hamas non è un gruppo terroristico ma un movimento politico.”

L’affermazione ha creato sdegno ma l’oltraggio non avrebbe dovuto essere rivolto all’individuo. Griffiths, in fondo, non è che il messaggero della linea dell’organismo di cui fa parte.

Equità e discriminazione

La transizione dall’uguaglianza all’equità ha comportato una frattura ideologica all’interno delle sinistre liberali, le quali – nell’intento di perseguire una società più equa-  hanno spalancato le porte al soggettivismo, consentendo alle destre di rivendicare un ritorno all’oggettività. In modo paradossale abbiamo assistito ad un’inversione dei ruoli dove (almeno concettualmente), la sinistra – alla ricerca di diritti particolari – si è fatta promotrice dell’istituzionalizzazione della disuguaglianza.

UNRWA: i tentacoli di Hamas

Hamas raccoglie fondi attraverso un’intricata rete di organizzazioni. Sebbene molte di queste dichiarino pubblicamente di sostenere cause religiose o attività civiche, il denaro raccolto viene spesso destinato anche agli operatori, alle famiglie dei terroristi uccisi e all’apparato terroristico stesso. In realtà, non esiste una netta separazione tra le attività civiche e quelle terroristiche di Hamas. In quest’area grigia,  è avvenuta un’infiltrazione inquietante, quando cioè gli operatori di Hamas e quelli delle agenzie dell’Onu hanno finito per coincidere, facendo sì che gran parte degli aiuti forniti per sostenere la popolazione e favorire lo sviluppo divenissero il carburante della Jihad.   

La via più difficile

Quando avevo 20 anni mi posi la questione del ricorso alla violenza. La domanda era: è lecita davanti all’ingiustizia? Per comprenderlo cominciai a lavorare a un romanzo metafora. Si trattava di un percorso interiore in cui mettevo il protagonista davanti ad una serie d’ingiustizie contro le quali si accaniva fino quasi a soccomberne. Non era…

La Camera sarà in ordine

È una lotta intestina quella in corso, dove lo stanziamento per il supporto all’Ucraina si presenta come un’arma piuttosto che il motivo della diaspora. Non si litiga tanto sulle politiche quanto sul modus operandi di McCarthy.

Tutti in galera!

Sul populismo di destra ed altre farneticazioni a effetto stampa Più carcere ai minorenni e ai genitori che non mandano i figli a scuola. Cosa mai potrebbe non funzionare con questo sistema? Non ho dubbi che chiunque lavori nel settore abbia avuto un certo giramento di testa alle ultime esternazioni del governo. Non fosse altro…

Declino e caduta di un sistema sanitario

Rincorrendo ideologie, battibeccando tra spesa pubblica, tasse ed esigenze di mercato, negli ultimi 40 anni la società sembra aver perso quello che dovrebbe essere alla base di ogni politica di una società civile: il buon senso. Me ne rendo conto quando la malattia mi colpisce all’improvviso e mi trascina nel vortice di un sistema sanitario…

Twitter, Musk e la cronaca di un collasso annunciato

Cosa è successo a Twitter dopo l’acquisizione di Elon Musk? Ripercorriamo la vicenda per fare chiarezza su come, in sole due settimane dal cambio di gestione, Twitter sia già sull’orlo della bancarotta. L’offerta Il 14 aprile 2022, Musk offre 43 miliardi di dollari per l’acquisto di Twitter. Undici giorni dopo, la società accetta l’offerta per…

La crisi dei sistemi maggioritari e del bipartitismo

Parafrasando la celebre frase della Thatcher “la società non esiste”, il giornalista britannico Russ Jones spiega perché “il partito conservatore non esiste” mettendo il dito sulla piaga dei limiti del sistema elettorale maggioritario, responsabile di convivenze impossibili e un bipartitismo fittizio e non funzionale. Jones ci spiega che i Tories sono in realtà 5 fazioni…

La coalizione anti-crescita

La retromarcia sull’abolizione dell’aliquota sui redditi elevati ha temporaneamente placato i mercati finanziari e scongiurato una rivolta interna che avrebbe potuto portare alla sfiducia del Primo Ministro britannico Liz Truss a sole 4 settimane dall’elezione. Piuttosto che cercare di mitigare lo scontento, la Truss ha deciso invece di gettare acqua sul fuoco inventandosi un nemico:…

Sei miti sul conflitto in Donbass 

Chiunque abbia frequentato i social negli ultimi mesi si è imbattuto in alcune affermazioni sul conflitto in Donbass. Le affermazioni sono spesso seguite dalla citazione di fonti che confermerebbero la veridicità di quanto sostenuto. Vediamole: Il popolo del Donbass lottava per l’indipendenza e l’Ucraina gliela negava. “Vatti a leggere cosa dice l’ONU!” Gli ucraini hanno…

La grande menzogna – La strategia di comunicazione di Trump

Tempo fa avevo scritto di come il complottismo possa essere utilizzato per radicalizzare gli individui e manipolarli a scopo sovversivo. Un grande esempio in anni recenti è quello della “Big Lie”, la “grande menzogna”, ovvero la strategia usata da Trump nel denunciare i brogli elettorali, fino all’assalto a Capitol Hill, il 6 gennaio 2021. Cosa…

2. Assalto a Capitol Hill – Anatomia di un (fallito) colpo di stato  

Prima sessione d’inchiesta sugli eventi del 6 gennaio 2021, tenuta il 09.06.2022 (parte seconda) L’assalto a Capitol Hill fu spontaneo o pianificato? Nel corso della seconda parte della prima sessione, il presidente della commissione, il deputato democratico Bennie G. Thompson, mostra come si è arrivati a concludere che l’assalto fu pianificato e di come il…

1. Assalto a Capitol Hill – Anatomia di un (fallito) colpo di stato 

Riassunto dell’introduzione della prima sessione d’inchiesta sugli eventi del 6 gennaio 2021, tenuta il 09.06.2022 L’assalto a Capitol Hill, avvenuto il 6 gennaio 2021, è stato uno degli avvenimenti più drammatici della storia americana. Dopo un’indagine durata quasi 18 mesi, il comitato incaricato dell’inchiesta ha concluso che Donald Trump fu il motore di una manovra…

Crimea – Diritti umani dopo l’occupazione

Cosa è successo in Crimea dopo l’occupazione russa? Si dà per scontato che essendo la popolazione largamente russofona, la Crimea sia oggi una ridente e felice regione della Federazione Russa. Per capirne di più sono andata a visionare i documenti dell’ONU, di Amnesty International e di altre organizzazioni umanitarie. L’occupazione Nella notte dal 26 al…

La pace effimera – L’annessione progressiva della Georgia

“Il punto fondamentale per una soluzione politica deve essere l’integrità territoriale della Georgia” Furono le parole di Angela Merkel dopo un incontro con Medvedev a Sochi il 15 agosto 2008. Alcuni giorni prima, Il 12 Agosto, il presidente georgiano, Saakashvili e l’allora presidente della Federazione Russa, Medvedev, avevano firmato il trattato di pace proposto dal…

Ultimi mesi a Lugansk (2014)

La guerra in Donbass ha inizio nell’aprile del 2014 con l’assedio di Sloviansk. Il 12 maggio il leader della milizia popolare, Igor Girkin (comandate russo, membro del FSB e già incaricato dell’annessione della Crimea), si dichiara “comandante supremo” della Repubblica Popolare di Donetsk. Nel suo decreto, chiede a tutti i militari di giurargli fedeltà. Alcuni…

Da EuroMaidan alla strage Odessa – Il racconto di Oleskii

Mentre lavoravo a un articolo sulla strage di Odessa del 2 maggio 2014, ho avuto modo di entrare in contatto con Oleksii che all’epoca degli avvenimenti era uno studente a Odessa e aveva preso parte alla marcia dell’unità. Gli chiesi di poter utilizzare alcune foto che aveva postato su Twitter e se aveva voglia di…

Da Donetsk alla strage di Odessa (2014) – Parte Seconda

Nella prima parte di questo articolo, ho descritto come la dichiarazione d’indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk non fosse stato il frutto di una rivolta popolare delle persone di etnia russa contro la discriminazione del governo “nazista” di Kiev, ma si trattò di un’operazione ordinata e coordinata da Mosca. Ma la Crimea e il…

Da Donetsk a Odessa (2014) – Parte Seconda

Nella prima parte di questo articolo, prendendo spunto da alcuni threads e ricollegandoli con fonti ufficiali, ho descritto come la dichiarazione d’indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk non fosse stato il frutto di una rivolta popolare delle persone di etnia russa contro la discriminazione del governo “nazista” di Kiev, ma si trattò di un’operazione…

Da Donetsk a Odessa (2014) – Parte Prima

Recentemente mi sono imbattuta per caso in un thread in cui l’autore aveva postato il video di una manifestazione avvenuta a Donetsk nel 2014. Al contrario dei video che avevo visto circolare sul Donbas nel 2014 con manifestazioni filorusse, si trattava di una manifestazione Euromaidan. Era qualcosa che stonava con la narrativa di un Donbas…

Brexit e la crisi nell’Irlanda del Nord

L’ incompatibilità tra Brexit e il Good Friday Agreement (GFA) è stata ovvia a molti fin dal principio. Cercherò di spiegarne i motivi al fine di comprendere come mai la questione è esplosa adesso causando la paralisi del parlamento dell’Irlanda del Nord.  Il Good Friday Agreement Il Good Friday Agreement è un trattato di pace…

Il rapporto tra la lingua ucraina e la lingua russa in Ucraina

Traduco e pubblico per gentile concessione dell’autore un’importante testimonianza che spiega, attraverso la storia di una famiglia, perché i russofoni in Ucraina non siano necessariamente di “etnia russa”. Parlare di “etnia russa” infatti crea la falsa impressione che gli ucraini che hanno il russo come lingua madre appartengano ad una minoranza etnica e linguistica. Al…

Il “pensiero diverso” è il pensiero immorale

Un paio di settimane fa avevo scritto un pezzo analizzando il linguaggio di Orsini e dimostrando come “il pensiero diverso” non avesse nulla a che fare con l’espressione di un’opinione diversa, ma si trattasse dell’affermazione al diritto a una “morale diversa”. Il revisionismo morale ha spesso come obiettivo la rivalutazione del nazifascismo.  Per capire come,…

Complottismo, radicalizzazione e sovversione – L’attacco alle democrazie occidentali

Cos’è la radicalizzazione? La radicalizzazione è un processo di sviluppo di credenze, emozioni e comportamenti estremisti. Si tratta di convinzioni contrarie ai valori fondamentali della società, alle leggi della democrazia e ai diritti umani universali.  Raramente la radicalizzazione è alimentata dalla sola ideologia o religione: spesso parte dalle insoddisfazioni dei singoli verso la società o…

Tutto quello che non ci dicono

Proseguiamo il viaggio di osservazione sull’uso mediatico del linguaggio populista. Lo facciamo prendendo spunto dal manifesto del Prof. Alessandro Orsini, creato per pubblicizzare l’evento al teatro alla Sala Umberto di Roma. Lascio da parte la sua visione del conflitto in Ucraina. Che la si condivida o meno è irrilevante ai fini della mia analisi, la…

“Non si sa più a chi credere” – Come si è arrivati a giustificare un’invasione

In precedenza, ho parlato dell’appropriazione da parte del populismo di alcune espressioni popolari sintomatiche di uno o più malesseri di base. Un’appropriazione mirata ad avvicinare  il pubblico. Emotivamente, l’avvicinamento suscita comprensione e gratitudine. Si procede attraverso una serie di passaggi: dal “parlano come noi” al “si preoccupano di noi”, fino al “fanno i nostri interessi”./Allo…

Linguaggio e pensiero – come molti Novax si sono avvicinati a Putin

Non occorre essere linguisti per comprendere la stretta relazione tra parola e pensiero. Non occorre neanche valutare se pensiamo in un certo modo perché utilizziamo un certo linguaggio o se il linguaggio è frutto del nostro modo di pensare. Lascio questo aspetto a persone più competenti di me in nel campo della filosofia del linguaggio….

Patriarcato e strumentalizzazioni

Vorrei cercare di rispondere con un post più ampio ad un quesito posto di recente in merito all’assenza di oltraggio nei confronti di 50 sfumature al contrario del tumulto scatenatosi in conseguenza del palpeggiamento in diretta TV.  50 sfumature sono romanzi figli di una cultura in cui la misoginia assume fascino agli occhi delle donne…

La statistica è una questione morale

Quando Godard sosteneva che le inquadrature sono una questione morale intendeva che ogni rappresentazione della realtà è  un filtro attraverso il quale comunichiamo un’interpretazione che desideriamo venga percepita come realtà tout court.  Se questo è vero per l’arte, ancor più lo è per la statistica, ma in modo più subdolo e mistificatorio. Questo perché la…

Il paradosso intellettuale

Partiamo allora dalla famosa frase di Fantozzi: “La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!” Riassume mirabilmente la spaccatura tra l’intellettuale e la persona media. In un ipotetico tentativo di convincere Fantozzi che Eisenstein era un genio, al meglio l’intellettuale otterrebbe un timido e menzognero assenso fatto da Fantozzi per non apparire ignorante, ma per lui…

American Psycho e Delitto e castigo

Anche 𝗔𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻 𝗣𝘀𝘆𝗰h𝗼 di Bret Easton Ellis è una rivisitazione di 𝗗𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗮𝘀𝘁𝗶𝗴𝗼. Là dove in Dostoevskij il delitto nasce da motivazioni derivate da una morale distorta e in Camus dall’indifferenza, in Ellis diventa non solo gratuito ma dettato da un piacere individualista. E non c’è espiazione. Leggerlo per me fu una tortura. Pagine…

𝗗𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗮𝘀𝘁𝗶𝗴𝗼 – di cosa parla veramente?

I classici non sono facili. Molti lettori faticano con la mole di pagine, non ne comprendono il messaggio.  Provo qui ad aiutare a comprendere 𝗗𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗮𝘀𝘁𝗶𝗴𝗼.  Come in ogni romanzo di Dostoevskij, in 𝗗𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗮𝘀𝘁𝗶𝗴𝗼 ciascun personaggio chiave rappresenta un’ideologia. Dostoevskij crea degli archetipi e li spinge al limite pratico e coerente al…

Non nominate Proust invano

Prima la Perrin, poi Ken Follett si sono scagliati contro Proust, nell’egida di un populismo letterario ancora più pericoloso di quello politico. Attenzione a confondere i dati di vendita con la letteratura. C’è chi vendendo libri a migliaia si sente in diritto di sentenziare sulla base dell’ampiezza della propria base. Il fatto è che nessun…

4 chiacchiere…

Ho scambiato quattro chiacchiere su Thomas Jay nel salotto letterario di Paolo Arigotti. Parliamo non solo di Thomas Jay, ma anche di editoria tradizionale, editoria a pagamento e self. Talvolta si confonde l’editoria a pagamento con il self. Non sono la stessa cosa e non andrebbero mai confuse. Meglio editoria tradizionale o self? Dipende. Si…

L’immaginazione è sempre innocente

Prosegue la narrazione di Thomas Jay in parole, musica e immagini. Incontriamo Thomas Jay quindicenne in una notte di pioggia. Sam tenta di sottrarlo al suo destino, ma Thomas Jay non è ancora pronto ad accettare un’altra persona nella propria vita.

La passeggiata di Ailie e Thomas Jay

Il brano della passeggiata immaginaria di Ailie e Thomas Jay compare per la prima volta nell’edizione di Fazi. È il momento in cui Thomas Jay accompagna Ailie all’interno del proprio mondo interiore, tra luci e ombre, speranze e timori. La narrazione è lieve al principio, leggera, come un passo di danza. Non è che un…

Come produrre un audiolibro?

Prodotto attraverso un crowdfunding, senza il supporto di un editore, l’audiolibro di Thomas Jay vuole sfatare il mito che autoproduzione sia sinonimo di amatoriale. Dato il disinteresse dell’editore nel dare vita a questo progetto, non ho avuto altro modo che operare un processo inverso a quello di altri autori, ovvero svincolare il romanzo da una…

La libreria del vecchio Max

La memoria è una carezza d’immagini vaghe e disordinate. È come se tutto ciò che precedette il preciso istante in cui misi piede nella casa di un mio compagno di classe non fosse mai esistito, e neanche le ore, i giorni o i mesi che seguirono. Resta solo quell’istante incredibile quando, a dodici anni, mi…

La casa sull’argine di Daniela Raimondi

Alle prime battute La casa sull’argine mi è parsa una storia intrigante ma mi lasciava qualche dubbio. Ne rinvenivo echi de La casa degli spiriti di Isabella Allende, ma il tutto sembrava fermarsi in superficie. I personaggi e le loro storie fluivano lungo il Po trascinati dalla corrente della vita. Una famiglia divisa tra sognatori e veggenti sotto l’incudine di…

Thomas Jay – Climbing Clive

Quando Thomas Jay racconta a Samuel Atkins come è nato il personaggio di Climbing Clive, si getta nel vivo della rievocazione della metafora a cui deve la propria sopravvivenza. Attraverso la straordinaria voce di Ivan Anoè, Thomas Jay ci fa uscire da una cella e conduce in cima alle montagne.

Il ‘caso’ Thomas Jay, nove anni dopo

Nove anni fa mi ritrovai, mio malgrado, al centro di un ‘caso’ quando l’editore Fazi decise di lanciare il mio romanzo facendo credere che il protagonista fosse un personaggio reale, arrivando perfino a creare un comitato per la sua liberazione.   Per capire cosa successe esattamente nel 2012, all’uscita di Thomas Jay, occorre fare un…

“Un uomo” di Oriana Fallaci VIAGGIO NELL’UNIVERSO LETTORE

Prosegue il nostro viaggio all’interno dell’universo lettore. Siamo nell’agosto del 1980, ho tredici anni e sto leggendo “Un uomo” di Oriana Fallaci quando avviene l’attentato alla stazione di Bologna. Pochi giorni prima avevo sostato sullo stesso binario a bordo dello stesso treno. La strage di Bologna e la storia di Panagulis resteranno per sempre legate…

Sono solo una minoranza (o no?)

Si può comprendere come la maggior parte degli inglesi non si riconosca negli yob e voglia prenderne le distanze, ma quello che non ha attenuanti è il negare che ciascun yob sia espressione di una cultura che lo ha cresciuto, nutrito, nascosto e scusato; una cultura presente, reale e che appartiene alla società inglese nella…

Come ci parlano i libri?

Viaggio nell’universo lettore I romanzi sono incontri. Esistono tante possibilità di percezione, quante sono le variabili che conducono al momento in cui leggiamo per la prima volta un libro. È quella parentesi, aperta tra le infinite possibilità, che lascia in noi un marchio talvolta indelebile. La nostra prospettiva parte dal luogo dell’esistenza in cui ci…

Thomas Jay – terza edizione

Chi lo avrebbe mai detto che si sarebbe arrivati a tre! Mentre restiamo in attesa che Audible renda disponibile l’audiolibro, pubblico la nota che apre questa nuova edizione. Nota alla terza edizione Sono trascorsi oltre vent’anni dalla prima stesura di Thomas Jay. Da allora le versioni si sono susseguite da perderne il conto.  Perché tante…