Prodotto attraverso un crowdfunding, senza il supporto di un editore, l’audiolibro di Thomas Jay vuole sfatare il mito che autoproduzione sia sinonimo di amatoriale.
Dato il disinteresse dell’editore nel dare vita a questo progetto, non ho avuto altro modo che operare un processo inverso a quello di altri autori, ovvero svincolare il romanzo da una casa editrice affermata e riprenderne il controllo.
Ivan Anoè si è rivelato il collaboratore ideale, non solo per la sua voce e il suo talento, ma anche perché il nostro connubio artistico ha dato vita ad un prodotto finale di alta qualità, dove parola e voce si sposano inequivocabilmente.
A differenza della maggior parte degli audiolibri, la cui produzione si attiene fedelmente ad un testo scritto già edito, nel caso di Thomas Jay, la terza edizione è stata riveduta e modificata in funzione dell’audiolibro e fatta uscire in concomitanza. In poche parole, ho cercato di adeguare il testo alla narrazione vocale, piuttosto che il contrario e dunque trattare l’audiolibro non come un’appendice del romanzo, ma come opera a sé stante.
Sia io che Ivan eravamo alla prima esperienza nella produzione di audiolibri, con ben pochi parametri di riferimento (se non quelli tecnici di Audible, che abbiamo poi scoperto vengono spesso ignorati, ma a cui noi ci siamo scrupolosamente attenuti), ma piuttosto che vivere questo come un limite, lo abbiamo utilizzato come potenziale per dare sfogo alla curiosità.
Ne parliamo in questo video: