Era il 2 novembre del 2004 quando regista olandese, Theo van Gogh, fu assassinato da Mohammed Bouyeri, un islamista olandese-marocchino. Per ucciderlo, Bouyeri gli sparò più volte, lo pugnalò, gli tagliò la gola e infine tentò di decapitarlo. Ai suoi occhi, Theo van Gogh aveva commesso un “peccato mortale”: con il suo film “Sottomissione” (un atto…
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Fentanyl, QAnon, la jihad del Woke e il marketing ideologico
Lasciamo stare le teorie complottiste. Quella dei grandi vecchi che si incontrano in segreto per tessere le fila del pianeta è una bella sceneggiatura degna di un blockbuster ma non è così che vanno le cose nel mondo, piuttosto esistono strategie. E soprattutto opportunismi.
Sembrava inclusione, invece era Pol Pot
Non bastano i buoni propositi se i mezzi scelti per perseguire un obiettivo minano i principi fondamentali di una democrazia liberale.
Il queer, Teheran, il lobbista e i magnati: la piramide del ‘woke’
Immaginiamo quale arma potentissima sarebbe, per fondamentalisti islamici sfruttare il woke per minare le democrazie occidentali dall’interno e crescere intere generazioni all’odio verso l’Occidente. Immaginiamo ancora se negli USA, in Canada, in Uk e in qualche altro paese scandinavo lo stessero già facendo da anni e quella generazione fosse già tra noi. Infine, immaginiamo se proprio i movimenti femministi ed LGBTQ+ fossero lo schermo ideale per l’infiltrazione capillare. Immaginiamo infine se quanto è avvenuto per le nostre strade dopo il 7 ottobre fosse solo la prima manifestazione di una realtà fino a quel momento soltanto nascosta.