Crimea – Diritti umani dopo l’occupazione

Cosa è successo in Crimea dopo l’occupazione russa? Si dà per scontato che essendo la popolazione largamente russofona, la Crimea sia oggi una ridente e felice regione della Federazione Russa. Per capirne di più sono andata a visionare i documenti dell’ONU, di Amnesty International e di altre organizzazioni umanitarie. L’occupazione Nella notte dal 26 al…

La pace effimera – L’annessione progressiva della Georgia

“Il punto fondamentale per una soluzione politica deve essere l’integrità territoriale della Georgia” Furono le parole di Angela Merkel dopo un incontro con Medvedev a Sochi il 15 agosto 2008. Alcuni giorni prima, Il 12 Agosto, il presidente georgiano, Saakashvili e l’allora presidente della Federazione Russa, Medvedev, avevano firmato il trattato di pace proposto dal…

Ultimi mesi a Lugansk (2014)

La guerra in Donbass ha inizio nell’aprile del 2014 con l’assedio di Sloviansk. Il 12 maggio il leader della milizia popolare, Igor Girkin (comandate russo, membro del FSB e già incaricato dell’annessione della Crimea), si dichiara “comandante supremo” della Repubblica Popolare di Donetsk. Nel suo decreto, chiede a tutti i militari di giurargli fedeltà. Alcuni…

Da EuroMaidan alla strage Odessa – Il racconto di Oleskii

Mentre lavoravo a un articolo sulla strage di Odessa del 2 maggio 2014, ho avuto modo di entrare in contatto con Oleksii che all’epoca degli avvenimenti era uno studente a Odessa e aveva preso parte alla marcia dell’unità. Gli chiesi di poter utilizzare alcune foto che aveva postato su Twitter e se aveva voglia di…

Da Donetsk a Odessa (2014) – Parte Seconda

Nella prima parte di questo articolo, prendendo spunto da alcuni threads e ricollegandoli con fonti ufficiali, ho descritto come la dichiarazione d’indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk non fosse stato il frutto di una rivolta popolare delle persone di etnia russa contro la discriminazione del governo “nazista” di Kiev, ma si trattò di un’operazione…

Da Donetsk alla strage di Odessa (2014) – Parte Seconda

Nella prima parte di questo articolo, ho descritto come la dichiarazione d’indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk non fosse stato il frutto di una rivolta popolare delle persone di etnia russa contro la discriminazione del governo “nazista” di Kiev, ma si trattò di un’operazione ordinata e coordinata da Mosca. Ma la Crimea e il…

Da Donetsk a Odessa (2014) – Parte Prima

Recentemente mi sono imbattuta per caso in un thread in cui l’autore aveva postato il video di una manifestazione avvenuta a Donetsk nel 2014. Al contrario dei video che avevo visto circolare sul Donbas nel 2014 con manifestazioni filorusse, si trattava di una manifestazione Euromaidan. Era qualcosa che stonava con la narrativa di un Donbas…

Brexit e la crisi nell’Irlanda del Nord

L’ incompatibilità tra Brexit e il Good Friday Agreement (GFA) è stata ovvia a molti fin dal principio. Cercherò di spiegarne i motivi al fine di comprendere come mai la questione è esplosa adesso causando la paralisi del parlamento dell’Irlanda del Nord.  Il Good Friday Agreement Il Good Friday Agreement è un trattato di pace…

Il rapporto tra la lingua ucraina e la lingua russa in Ucraina

Traduco e pubblico per gentile concessione dell’autore un’importante testimonianza che spiega, attraverso la storia di una famiglia, perché i russofoni in Ucraina non siano necessariamente di “etnia russa”. Parlare di “etnia russa” infatti crea la falsa impressione che gli ucraini che hanno il russo come lingua madre appartengano ad una minoranza etnica e linguistica. Al…

Il “pensiero diverso” è il pensiero immorale

Un paio di settimane fa avevo scritto un pezzo analizzando il linguaggio di Orsini e dimostrando come “il pensiero diverso” non avesse nulla a che fare con l’espressione di un’opinione diversa, ma si trattasse dell’affermazione al diritto a una “morale diversa”. Il revisionismo morale ha spesso come obiettivo la rivalutazione del nazifascismo.  Per capire come,…

Tutto quello che non ci dicono

Proseguiamo il viaggio di osservazione sull’uso mediatico del linguaggio populista. Lo facciamo prendendo spunto dal manifesto del Prof. Alessandro Orsini, creato per pubblicizzare l’evento al teatro alla Sala Umberto di Roma. Lascio da parte la sua visione del conflitto in Ucraina. Che la si condivida o meno è irrilevante ai fini della mia analisi, la…

“Non si sa più a chi credere” – Come si è arrivati a giustificare un’invasione

In precedenza, ho parlato dell’appropriazione da parte del populismo di alcune espressioni popolari sintomatiche di uno o più malesseri di base. Un’appropriazione mirata ad avvicinare  il pubblico. Emotivamente, l’avvicinamento suscita comprensione e gratitudine. Si procede attraverso una serie di passaggi: dal “parlano come noi” al “si preoccupano di noi”, fino al “fanno i nostri interessi”./Allo…

Linguaggio e pensiero – come molti Novax si sono avvicinati a Putin

Non occorre essere linguisti per comprendere la stretta relazione tra parola e pensiero. Non occorre neanche valutare se pensiamo in un certo modo perché utilizziamo un certo linguaggio o se il linguaggio è frutto del nostro modo di pensare. Lascio questo aspetto a persone più competenti di me in nel campo della filosofia del linguaggio….